I controlli della soluzione nutritiva

I controlli da effettuare nella gestione di una coltura fuori suolo sono:

  • misura della quantità di drenato prodotto. La quantità non dovrebbe mai scendere sotto la media giornaliera del 10-20% nel ciclo aperto del 50-70% (quantità drenata/quantità somministrata) nel ciclo chiuso: eventuali diminuzioni indicano o una riduzione della quantità di irrigazione data o un aumento nella domanda evapotraspirativa della coltura e del clima.
  • misura della EC e del pH del drenato raccolto. Il valore non si dovrebbe discostare di 0.5 punti rispetto ai valori prestabiliti per la soluzione in entrata. La prima cosa da fare in caso di anomalie è quella di controllare il corretto  funzionamento del fertirrigatore.

Se il problema persiste si può cercare di risolverlo nel seguente modo:

  • aumento della EC del drenato: può essere causato, da un accumulo di salinità nel substrato per insufficiente frazione di drenaggio o da un progressivo accumulo di Sali nella soluzione ricircolante. I rimedi sono quelli di aumentare la frazione di drenaggio, di reintegrare l’evapotraspirato con acqua a basso o nullo contenuto di Sali, e al raggiungimento della soglia di EC massima tollerata dalla coltura, scaricare la soluzione ricircolante esausta.
  • diminuzione del pH nel drenato: può essere determinato da un’eccessiva quantità di azoto ammoniacale  nella soluzione nutritiva. In questo caso, occorre sostituire parte o tutta la quantità di ammonio con la forma nitrica. Anche la presenza di acque con bassi livelli di bicarbonato spesso si traducono in facili sbalzi di pH, dovuti al ridotto potere tampone di questa nei confronti dell’assorbimento radicale selettivo. E’ opportuno perciò arricchire la soluzione nutritiva di 0.5-1 mmol di bicarbonato di potassio e innalzare il set-point di acidificazione.

L’innalzamento del pH nel drenato può essere dovuto a:

  • Una ridotta quantità di azoto ammoniacale nella soluzione nutritiva, che andrà aumentata fino al 20% della quantità totale di N totale; tuttavia non superare 2 mmol/L di ammonio per evitare, specie in condizioni di elevate temperature, effetti di fitotossicità;
  • Un’incompleta neutralizzazione dei bicarbonati: nel caso di sistemi a “vaso chiuso” cioè dove l’iniezione dell’acido è fatta in linea sotto pressione; in questi casi, in presenza di alte quantità di bicarbonati, può accadere che la reazione di neutralizzazione non avvenga completamente, per l’impossibilità ad allontanarsi dell’anidride carbonica che si produce nella reazione stessa. L’installazione di un contenitore “aperto” dove riversare la soluzione preparata dal fertirrigatore e da qui rilanciarla nell’impianto di irrigazione, può eliminare il problema.

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